Come posso misurare la felicità nella coppia?
Lo confesso non esiste un metodo scientifico riconosciuto e neanche una formula matematica appropriata che dia il valore esatto del livello di felicità della coppia.
Quando ero una ragazzina a scuola si usava sommare la propria data di nascita con quella dell’amato e dopo una serie di operazioni più o meno casuali veniva fuori una percentuale che ti garantiva il successo o meno della relazione. Stando a tali risultati avrei dovuto incontrare nella mia vita una svariata moltitudine di principi azzurri, ma purtroppo nella realtà non è andata così.
Donne non disperate esiste un piccolo sistema per dare questo tipo di valutazione ma richiede massima sincerità e onesta verso sé stessi. Mi riferisco alle donne in particolare perché gli uomini valutano la serenità nella coppia in maniera differente. Una relazione stabile e che non dà problemi o pensieri consente all’uomo di vivere placidamente e di dedicarsi al suo lavoro. Per le donne, invece, l’idea di avere una relazione di questo tipo sembra quasi avvilente. Noi cerchiamo entusiasmo, passione, sorprese e novità continuamente. Tuttavia, la valutazione sulla nostra felicità nel rapporto a due possiamo farla dipendere da due fattori principali:
- Vengono soddisfatti i nostri bisogni;
- Viviamo in coerenza con i nostri valori.
Ma cominciamo da una domanda più semplice.
Che cos’è la felicità?
La felicità è uno stato d’animo di durata variabile che quando arriva permette di vivere un momento di grande entusiasmo nonostante la presenza di problemi che tuttavia persistono. È un’emozione in divenire che non può essere né definitiva né permanente ma che spesso viene utilizzata come obiettivo da raggiungere. La felicità è stata studiata e affrontata nei secoli passati, cercando sempre di offrire al povero essere umano una modalità per raggiungerla. Già Aristotele ci informava che la felicità è nelle nostre mani e come lui molti filosofi più recenti hanno confermato questo potere nelle mani dell’uomo. Altri pensatori, in particolare esponenti cattolici, rimandano ad un bene superiore la possibilità di elargire tale sentimento.
In tutti i casi, oggi come oggi, possiamo affermare che la felicità è una competenza. Ci si può impegnare per raggiungerla e insieme si può dare un senso più profondo al proprio valore. Il raggiungimento di tale momento di estatico piacere può essere considerato diverso da individuo a individuo, è una questione puramente personale.
Che c’entrano i bisogni con la felicità?
Tra il 1940 e il 1950 Abraham Maslow, grande esponente della psicologia umanistica, pubblicò le sue teorie parlando di bisogni dell’uomo secondo una scala di priorità. Affascinato dalle elaborazioni di Kurt Goldstein, diete maggiore valore alla teoria per la quale ogni essere umano tende al fine per cui è stato creato.
Ideò quindi una piramide, conosciuta ancora oggi come Piramide di Maslow, dove strutturava i bisogni dell’uomo dai primari (quelli di assoluta necessità per vivere) fino alla realizzazione di sé. Nello specifico:
- Bisogni Fisiologici, fame, sete, sonno, respirazione, sesso
- Bisogno di Sicurezza, fisica, morale, di proprietà, di occupazione
- Bisogno di Appartenenza, amicizia, amore, identificazione in un gruppo, famiglia
- Bisogno di Stima, riconoscimento, prestigio sociale, rispetto
- Bisogno di Autorealizzazione, realizzare i propri sogni e accettare sé stessi.
Perché ti sto raccontando questo? All’interno di una coppia ognuno di noi ripone dei desideri di realizzazione e soddisfazione di bisogni. Non sono uguali per tutti perché ogni individuo può attraversare una fase della vita nella quale si ritrova a dover gestire bisogni più o meno in alto all’interno della piramide. È arrivato il momento di porsi delle domande e di chiedersi:
Quale bisogno voglio vedere realizzato nella mia vita di coppia?
Una volta elencate le necessità si deve passare alla valutazione della loro soddisfazione. Se qualche bisogno non trova rimedio nella coppia sarà il caso di interrogarsi.
Cosa dire a proposito dei valori
I valori sono la rappresentazione di qualcosa per noi molto intimo. Sono il risultato della nostra educazione, dei comportamenti e delle azioni che hanno costruito la nostra vita. Possono essere considerati come i pilastri sui quali poggiamo le convinzioni più profonde e che ci permettono di valutare il bene dal male, il giusto dallo sbagliato. In una coppia l’allineamento dei valori è condizione indispensabile al raggiungimento della felicità. Se un partner ritiene fondamentale la famiglia e la responsabilità e l’altro il divertimento e l’avventura ci potranno essere non pochi problemi all’interno del rapporto. Detto in maniera differente, il tuo compagno o compagna deve essere in sintonia con il tuo senso della vita e le tue priorità. Sarebbe davvero di grande importanza affrontare insieme la questione, i valori difficilmente possono cambiare perché provengono principalmente da un’educazione profonda e lontana.
Siate sempre sinceri con voi stessi. La felicità esiste ma forse non è dove la state cercando.
Concludo con una frase di Maslow:
La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza (per paura e per il bisogno di difendersi) e il rischio (per progredire e crescere). Scegli di crescere almeno dieci volte al giorno.